Curiosità

Maschi o femmine? Brevi interessanti cenni sulla riproduzione dei coralli.

SCRITTO DA FLAVIO OLMEDA

Appena i nostri occhi si aprono sul “ mondo sotto di noi”, quello fatto d’acqua, l’esplosione di vita e i colori del Mar Rosso si manifestano in modo inequivocabile e meraviglioso.

Pur partendo da un House Reef o da una barca, sia che ci stiamo preparando ad una immersione o a una snorkelata, quello che immediatamente rapisce la nostra attenzione è il meraviglioso e unico popolamento classico e caratteristico del Mar Rosso.

I coralli e le madrepore sono gli incontrastati colonizzatori di una parte di mondo che tutti noi amiamo. Certo, siamo sempre portati a guardare nel blu, a cercare pesci strani o giganteschi, alcuni perfino buffi ma tutti coloratissimi  mentre sotto di noi la vita esplode e si manifesta in modo incredibile e continuo.

Quello che il nostro occhio a volte non vede è invece la vera essenza del Mar Rosso e gli animali microscopici che lo hanno costruito sono i veri artefici di questo moto dell’anima.

Proprio i coralli e le madrepore, organizzati in sofisticati rapporti di “buon vicinato” hanno realizzato quanto ancora è possibile osservare in località così vicine a noi ma estremamente esotiche.

Questi organismi, specializzati nell’arte della colonizzazione, sono regolati da sofisticati e fragili rapporti che come visitatori occasionali dobbiamo imparare a rispettare e preservare.

I coralli possono riprodursi Sessualmente o Asessualmente per frammentazione. La fecondazione sessuale avviene ovviamente presupponendo la fecondazione delle uova da parte degli spermatozoi. Le scogliere madreporiche, quasi tutte ermafrodita, sono in grado in tempi diversi di assumere le caratteristiche opposte de due sessi. Nel momento femmina: producono uova, nel momento maschio: spermatozoi. Questa delicata miscellanea sessuale è regolata da tempi ben precisi:  mensili, stagionali e in alcuni casi annuali.                                        Due sono i fattori ambientali che influenzano principalmente  la complessità del periodo riproduttivo: il fattore climatico/ambientale e il fattore astronomico.

Il fattore climatico/ambientale  perché la maturazione delle uova avviene quando l’acqua raggiunge una determinata temperatura e gli spermatozoi con acqua più calda, vedono notevolmente amplificate le possibilità di sopravvivenza.

Il fattore astronomico perché immediatamente dopo la luna piena, quando i flussi di marea sono più contenuti, contemporaneamente e in tutti i mari del mondo, inizia quella che viene chiamata: notte dei coralli.

Questo fenomeno che è alla base del fenomeno delle maree rosse, si replica “misteriosamente” anche negli acquari di tutto il mondo. Dopo che il fenomeno riproduttivo  si è esaurito, la nuova colonia ha le basi per potersi sviluppare e , nel tempo, contribuire nella costruzione di architetture favolose e bellissime.

La  riproduzione per frammentazione avviene dove le condizioni ambientali sono influenzate da condizioni estreme.  Estreme per organismi così delicati come lo sono  i coralli. Flussi di corrente importanti, fondali ciottolosi o ghiaiosi, non sono i migliori presupposti per lo sviluppo di una nuova colonia.  La corrente troppo forte  ad esempio, trascinerebbe uova e spermatozoi lontani le une dagli altri, impedendone l’incontro. La riproduzione per frammentazione, differentemente dalle precedenti, è molto più rapida. La base di sviluppo di qualsiasi colonia è il calcare. Questo è prodotto da microscopiche alghe, le Zooxantelle presentI nelle cellule dei polipi appena nati.  Il calcio necessario ad edificare gli scheletri esterni delle madrepore viene assorbito direttamente dall’acqua, perché in essa disciolto in forma ionica  (CA++) .  Grazie alla combinazione degli ioni di bicarbonato (HC0-3)  viene trasformato in carbonato di calcio solido (CA(HC03) 2) dissociando l’acido carbonico H2C03. Grazie alla fotosintesi cloroffiliana, le Zooxantelle sintetizzando aminoacidi, zuccheri, amidi e gliceroli, rilasciano ossigeno e riducono al minimo le esalazioni del corallo stesso che portano a disperdere nell’ambiente azoto, fosforo e anidride carbonica. L’anidride carbonica che disciolta in acqua origina l’acido carbonico, è tra i più pericolosi nemici del corallo stesso. E’ infatti in grado di sciogliere la struttura calcarea di rivestimento esterno. L’azione delle Zooxantelle e in particolar modo, l’ossigenazione che garantiscono, permette di contenere i livelli di anidride carbonica e conseguentemente di acido carbonico  “diluendolo”  nell’acqua circostante la colonia .