Immersione a Gordon Reef (Stretto di Tiran)
Gordon Reef, con il suo faro rosso e bianco, è il riferimento orientale dello stretto di Tiran.
E’ caratterizzato dalla presenza del relitto Louilla, cargo panamense incagliatosi sul versante settentrionale del reef nel 1981, che in tutti questi anni è stato pian piano aggredito dalla forza del mare lasciando il suo scafo martoriato ancora visibile sul reef.
Questo gigante ferroso appare all’occhio di chi naviga da queste parti come un fantasma che resiste agli eventi. Con la sua storia rimasta a pelo d’acqua.
In prossimità del faro ci sono ancoraggi fissi e riparati dal vento che rendono questo sito d’immersione più tranquillo rispetto agli altri dello stretto.
Sono tre i possibili itinerari che si possono effettuare in questo reef:
Il primo si snoda in direzione est rispetto al punto di partenza, per poi proseguire verso nord sul versante orientale del sito. A metà di questo si possono osservare una serie di barili metallici, resti del cargo incagliato, concrezionati dalla vita sottomarina e trasformati in tane dalle cernie.
In corrispondenza dei barili si può tornare indietro, oppure proseguire verso nord per intraprendere anche il secondo itinerario, che è in corrente (drift dive).
Qui si incontrerà un piccolo pianoro sabbioso caratterizzato dalla presenza delle esili anguille giardiniere che sbucano dalla sabbia come fili d’erba.
Il terzo itinerario porta invece all’esplorazione del pianoro che si estende verso sud e ad esplorare dall’alto lo “Shark pool” , una depressione che appare come un anfiteatro naturale sommerso.
A prescindere dall’itinerario scelto, Gordon Reef non deluderà per gli incontri possibili.
Dai piccolissimi nudibranchi che passeggiano sulle madrepore, alle aquile di mare che nuotano in prossimità della cigliata orientale, agli squali di scogliera (con un po’ di fortuna).
Sempre in compagnia degli immancabili pesci di barriera in cerca di cibo tra le svariate specie di corallo.
CARATTERISTICHE DELL'IMMERSIONE
